Come fanno i semi a germogliare?
O, meglio, come fanno a decidere quando è arrivato il momento di germogliare?
Nella fase iniziale, un seme si definisce dormiente, cioè che contiene tutto ciò che serve per germinare; generalmente, dopo pochi giorni dalla sua formazione, inizia il processo germogliativo ma non tutti i semi sono uguali, alcuni, in base alle condizioni in cui si ritrovano, decidono se germogliare o meno in quel determinato momento.
Lo spiega uno studio pubblicato su “Nature Communications” nel quale si evince che si, i semi hanno un proprio termometro interno.
Il modello usato nello studio si è basato sulla specie Arabidopsis thaliana, comunemente chiamata arabetta, una pianta ormai diffusa in tutto il mondo e utilizzata come modello negli studi botanici; i semi di questa specie generalmente si “attivano” quando la temperatura è ideale e sono in grado di bloccarsi a seconda delle variazioni, soprattutto quando sono nell’ordine di 1-2 gradi.
Questa loro abilità, analizzata dal team svizzero che ha condotto lo studio, è visibile anche nella fase adulta della pianta, ovvero della sua capacità di orientarsi a seconda della posizione del sole.
Un’analisi di semi di arabetta ha rivelato che la produzione della proteina “fitocromo B” è deputata all’endosperma e non all’embrione stesso; questo fa intendere che se non è presente l’endosperma, tessuto che avvolge l’embrione del seme, l’embrione stesso diventa incapace di bloccare la sua crescita e rischia di svilupparsi anche a temperature non idonee per la sua sopravvivenza.
FOCUS:
Con il termine fitocromo si intende una cromoproteina di colore verde-blu presente negli organi vegetali che ha funzione di regolare alcuni processi fisiologici come l’induzione all’antesi, la germinazione dei semi ecc..
La scoperta del fitocromo risale al 1959 quando fu indicato e catalogato come sostanza da Butler e collaboratori; tuttavia, le sue proprietà erano note sin dagli anni 30 grazie agli studi sperimentali sulle risposte delle piante a stimoli ambientali
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO INFLUISCE?
Con l’aumento delle temperature globali, sempre più piante si troveranno nella condizione di crescere in luoghi troppo caldi per loro e, tra queste, ci sono anche quelle coltivate per la produzione di alimenti.